La stagione irrigua è nel pieno dell’attività. I laghi e gli invasi presentano un buon riempimento e questo determina una situazione di complessiva stabilità irrigua a livello regionale. Le alte temperature di questi giorni, anomale per intensità e durata nel mese di giugno, hanno compromesso totalmente l’accumulo nevoso ma hanno determinato un buon riempimento, talvolta sopra media, sia dei laghi che dei serbatoi alpini. Tutti i laghi, con la sola eccezione del lago d’Idro, presentano riempimenti superiori al 70% e i serbatoi elvetici nel Ticino segnalano riserve sopra la media. Se a livello macro la situazione non presenta criticità gravi, a livello locale non mancano le difficoltà aggravate dal perdurare di questa prima ondata di calore e dalla necessità contemporanea di irrigare riso e mais.
L’accumulo nevoso è quasi totalmente compromesso. Nel mese di luglio andranno governate le riserve disponibili negli invasi, le uniche disponibili a questo punto, auspicando una piovosità di supporto.
Nelle porzioni terminali delle reti irrigue della provincia di Pavia si sono verificate molte criticità connesse al ritardo nella riattivazione di colature, risorgive e fontanili.
Questa situazione, che presenta analogie con situazioni che si manifestano sempre più spesso a partire dal 2018, evidenzia la necessità di una revisione complessiva del sistema irriguo. Se anche in stagioni estive precedute da precipitazioni nella media e sufficienti accumuli nevosi, già a fine giugno le criticità sono conclamate, allora è evidente che la diversa modalità delle precipitazioni, l’innalzamento delle temperature e le diverse pratiche agronomiche stanno determinando un disallineamento sempre meno gestibile tra fabbisogni irrigui e disponibilità idriche.
Fin da aprile, le nostre considerazioni anticipavano quanto sta accadendo oggi, ciò conferma la necessità di implementare modellazioni condivise che siano di supporto all’attività agricola.
Nella scorsa analisi si era analizzato il calo di portata nel Cavour a seguito dei lavori. La ricostruzione di parte delle opere demolite nel mese di maggio ha consentito di sfruttare tutta la competenza derivabile. Nonostante ciò, in un frangente di grande disponibilità, si sono persi almeno 15 m3/s per oltre 10 giorni determinando uno sfasamento dell’attività irrigua.
Riserve Nevose:
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche posizionate nell’intorno del Monte Rosa evidenzia la totale compromissione delle stesse.
L’ondata di caldo ha determinato uno scioglimento estremamente rapido come si vede dal seguente grafico riferito alla stazione nivometrica di Passo del Moro a 2820m:

Il grafico è impietoso:

Lago Maggiore:
Il lago Maggiore ha un livello idrometrico nell’intorno dei 120 cm sullo zero di riferimento. L’andamento è in leggero calo. Nelle prossime settimane, essendo venuta meno la componente da scioglimento nivale, si assisterà ad un rapido svuotamento nell’ordine di vari cm al giorno. La riduzione di invaso sarà attenuata solo dalla componente idroelettrica non turbinata e da auspicate piogge.


Si riporta di seguito anche l’andamento degli invasi elvetici nel Canton Ticino.

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 26 giugno.

Andamento Falda:
La falda freatica è in una fase di ripresa. Si conferma un andamento degli ultimi mesi che, complessivamente, è il peggiore dal 2021 ad oggi. Rispetto a due settimane fa, per fortuna, non mancano deboli segnali di ripresa.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

Nota sull’uso delle informazioni:
Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.
Nelle ultime settimane si sono stimati i volumi accumulati in falda così come dettagliato di seguito:

I milioni di m3 di minor accumulo in falda rispetto al 2023 e al 2024 stanno determinando un importante ritardo nella riattivazione del sistema di fontanili che ripercussioni su molti areali.
Si riporta l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (gennaio - giugno) dell’ultimo quadriennio a Sartirana Lomellina. Il corrente mese di giugno è stato molto poco piovoso.

Scala di allarme riserva irrigua comparto risicolo e possibili interventi emergenziali:
La situazione complessiva è stabile.
L’accumulo nevoso, vista la totale compromissione nelle ultime settimane, porta a confermare un valore pari a 4 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: l’indicatore è confermato a 2 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento tendenziale peggiore rispetto agli altri anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 4 su 5, confermando la precedente analisi anche in considerazione dell’attuale stasi sistemica.
Viene revocato il fattore peggiorativo rispetto ai lavori sul Canale Cavour pur permanendo la preoccupazione per la tipologia di cantierizzazione in essere che, in ogni caso, ha determinato uno sfasamento del servizio irriguo.
Questo porta a un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua a 10 su un massimo di 15, con una tendenza probabilmente al peggiorament
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