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EXTRA PROFITTI - GSE: FATTURE DI ACQUISTO EMESSE CON SCADENZA 31 OTTOBRE 2022

Scritto da

Confagricoltura

Pubblicato il

28/10/2022

Negli ultimi dieci giorni alcune Aziende Agricole che producono energia da Fonti Fotovol-taiche stanno ricevendo dal GSE fatture di acquisto elettroniche con cui lo stesso addebi-ta ai produttori la differenza sul prezzo dell’energia già corrisposto e fatturato, in attuazio-ne della norma contenuta in materia di Extra profitti dall’art. 15bis Decreto-legge 4/2022.
Il legislatore era intervenuto imponendo un meccanismo per contenere il prezzo dell’energia corrisposto ad impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW, che godono di premi fissi derivanti dal Conto Energia; il meccanismo prevede la fissazione di un prez-zo di riferimento (per il Nord € 58,00/mWh) rispetto al quale è rapportato il prezzo effetti-vamente corrisposto, se la differenza è positiva, il GSE incamera la somma e se la diffe-renza è negativa, il GSE la corrisponde.

Poiché, in base alle attuali quotazioni di mercato, il prezzo corrisposto supera il prezzo di riferimento, il GSE sta procedendo ad emettere fatture per recuperare le differenze maturate da febbraio ad agosto 2022.

Si tratta di fatture con importi significativi che, possono aggirarsi anche a centinaia di mi-gliaia di euro; si tratta di fatture che prevedono termini di pagamento irrisori, considerato che il versamento è previsto, a mezzo PagoPA, entro il 31.10.2022, pochi giorni rispetto alla data di ricevimento.

Nella maggioranza dei casi, le imprese agricole, già alle prese con i rincari registrati negli ultimi due anni e con le gravi conseguenze derivanti dalla siccità, non abbiano a disposi-zione le somme richieste. In tal senso è già stata tentata una prima interlocuzione con il GSE al fine di ottenere, quanto meno, una dilazione del termine di pagamento e la possi-bilità di una rateizzazione, ma al momento senza esito.

La richiesta di pagamento si accompagna a lacune di carattere fiscale, sinora non chiarite né dal Ministero né dall’Agenzia delle Entrate, poiché le fatture ricevute dal GSE sono ri-levate negli acquisti ma le stesse non dovrebbero incidere sull’ammontare dei corrispettivi con la conseguenza che le imprese agricole corrono il serio rischio di essere tassate su profitti che non hanno maturato (dovevano essere emesse delle note di credi-to/variazione).

La Confagricoltura rammenta che nei confronti della delibera ARERA attuativa dell’art. 15bis d.l. 4/2022 penda un giudizio promosso, da numerosi Associati, dinanzi al TAR Lombardia, Sede di Milano, con udienza fissata per la fine di novembre 2022.
Considerato il giudizio pendente e le numerose incertezze che ancora caratterizzano la misura, lo sforzo di Confagricoltura è massimo per ottenere l’annullamento di una misura di dubbia legittimità o almeno che sia disposta la posticipazione dei termini di pagamento o una compensazione delle fatture.
In riferimento al pagamento in scadenza il 31 ottobre le aziende che hanno aderito al ri-corso promosso ad agosto da Confagricoltura hanno ricevuto disposizioni da parte dello Studio Sticchi Damiani di Milano, mentre per le aziende non ricorrenti gli Uffici di Zona hanno provveduto ad inoltrare bozza pec da produrre al GSE entro il 31 ottobre, sia nel caso di “versamento nei termini” sia nel caso di “non pagamento della fattura” secondo le disposizioni dell’Area Legale Confederale che riportiamo di seguito testualmente:

Caro Socio, alla luce delle ultime fatture trasmesse dal GSE, relative al recupero dei c.d. "extra profitti" per il periodo febbraio - luglio 2022, in ragione della prossima scadenza per il pagamento delle suddette fatture, fissata per fine ottobre p.v., Vi suggeriamo di adottare i seguenti accorgimenti.
Rimettiamo a ciascun operatore la decisione di pagare o meno, segnalando però che lo studio legale che sta seguendo per Confagricoltura la problematica in esame, non ravvisa particolari pregiudizi nel caso in cui si decida di non pagare. In entrambi i casi, che si scelga di pagare o meno, è assolutamente necessario non prestare tuttavia acquiescenza alla richiesta di pagamento.
In caso di pagamento della fattura l'operatore potrà compilare il MODELLO 1 (presso gli uffici) e trasmetter-lo a mezzo pec al GSE al seguente indirizzo: gsespa@pec.gse.it
In caso di NON pagamento della fattura, l'operatore potrà compilare il MODELLO 2 (presso gli uffici) e tra-smetterlo a mezzo pec al GSE al seguente indirizzo: gsespa@pec.gse.it
Vi segnaliamo, inoltre che il mancato pagamento della fattura, sempre su parere del nostro legale, non espone l'operatore a conseguenze irreparabili in quanto gli scenari possibili, escludendo decadenze contrat-tuali, sono i seguenti: - il GSE potrebbe applicare la compensazione con le future fatture di vendita ovvero con l'incentivo: in tal caso, l'effetto, nei rapporti operatore-GSE, sarebbe quello di una rateizzazione (salvo che gli operatori non vantino crediti nei confronti del gestore: in questo caso si potrebbe ipotizzare in con-traddittorio con lo stesso Gestore una richiesta di compensazione tra l’importo della fattura e il credito van-tato).
Negli altri casi – ipotesi di compensazione con future fatture di vendita o incentivo - ci vorrebbero alcuni mesi per raggiungere la somma; - il GSE potrebbe avviare azioni esecutive (decreti ingiuntivi): è la soluzione più improbabile, tenuto conto del numero di operatori coinvolti, del numero eccessivo di iniziative proces-suali da intraprendere. In ogni caso, anche in questo caso, non si ipotizzano, ragionevolmente, danni irrepa-rabili per le aziende atteso che l’eventuale emissione di un decreto ingiuntivo potrà essere oggetto di oppo-sizione nei termini di legge proprio per le ragioni indicate nella dichiarazione di non acquiescenza sopra ri-portata".


Gli Uffici di Confagricoltura, per le aziende Associate, rimangono a disposizione per fornire la modulistica predisposta.

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