L’eccezionale piovosità del 2024 ha dato una tregua. Ormai è certo che l’anno che sta per concludersi sarà uno dei più piovosi dell’ultimo secolo.
In appena due anni si sono vissuti, come già evidenziato, due estremi assoluti tra siccità ed eccezionale piovosità.
Questi eventi sono sintomatici di un sistema climatico in rapida trasformazione e caratterizzato da una volatilità sistemica davvero imponente.
Di questa situazione, che vede il nostro comparto agricolo subirne le conseguenze molto più di altri, se ne è parlato durante l’affollato evento dello scorso lunedì presso la Sala dell’Annunciata affrontando le insensate scelte della rinaturazione del Po e le potenziali criticità collegate ad una rigida introduzione del Deflusso Ecologico, soprattutto in contesti in rapidissima evoluzione come è l’attuale scenario meteoclimatico padano.
Nelle ultime due settimane non si sono avuti eventi significativi, molto dell’accumulo nevoso generato delle nevicate di novembre è già compromesso, il Lago si mantiene stabile 10 cm sotto il massimo livello autorizzato e la falda ha ripreso la discesa con modalità ordinarie dopo che è stata rallentata nell’ultimo mese dalle copiose piogge di ottobre.
La modellistica meteo di medio periodo lascia intravedere cenni di instabilità, senza però eventi significativi nei prossimi giorni, il tutto al netto delle incertezze e delle imprecisioni già riscontrate nei modelli previsionali per il rapido mutamento delle condizioni al contorno.
Riserve Nevose:
L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche analizzate nell’intorno del Monte Rosa evidenzia la presenza di un accumulo allo stato non particolarmente importante.
Lago Maggiore:
Il lago Maggiore ha un livello idrometrico pari a circa 120 cm sullo zero di riferimento, con un andamento costante negli ultimi 14 giorni.
Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net.
Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 5 dicembre.
Andamento Falda:
La falda freatica conferma la fase di ridotto calo innescata dalle piogge del mese di ottobre, è ragionevole che, in assenza di precipitazioni, questo andamento si concluda entro i prossimi 10 giorni.
Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.
Nota sull’uso delle informazioni:
Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.
Nelle ultime settimane:
Si riporta l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (maggio - novembre) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina.
Scala di allarme riserva irrigua comparto risicolo e possibili interventi emergenziali:
Si prosegue con la predisposizione della scala di allarme: in questa fase di ricostituzione delle riserve nevose e di riduzione della falda freatica, l’indicatore fornito, ha mero valore di tendenza. A partire dal mese di gennaio tale indicatore assumerà un maggiore valore predittivo.
L’accumulo nevoso non è allo stato significativo ma si è all’inizio del periodo di accumulo, questo fatto porta ad utilizzare un valore mediano pari a 2, su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un importante riempimento: l’indicatore è 2 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.
Questo porta a conferma un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 6 su un massimo di 15, si ribadisce che si tratta di un valore di partenza da affinare nelle prossime analisi.
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