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ALLE IMPRESE SERVE PRAGMATISMO

Scritto da

Confagricoltura

Pubblicato il

05/04/2024

Nella prima decade di marzo si era davanti ad un contesto meteorologico che allarmava per la scarsità di risorsa irrigua disponibile.

Nelle settimane successive si è assistito ad una serie di eventi metereologici con pochi precedenti in letteratura per continuità di precipitazione e numero di giorni di pioggia ininterrotta.

Questo evento meteorologico benevolo, con la sola eccezione del ritardo nella semina del mais, denota una situazione climatica ormai difficilmente prevedibile.

Il mondo agricolo è sempre più esposto ad eventi estremi e le imprese agricole si trovano a dover fronteggiare, oltre alla situazione economica davvero complicata, scenari meteoclimatici sconosciuti e di difficile previsione.

In poco più di tre anni si è assistito all’alluvione più rapida violenta mai vista – Sesia 4 ottobre 2020 -, alla siccità più drammatica degli ultimi secoli – estate 2022 - e ad una serie di piogge invernali come non si ricorda – inverno 2023/24 -.

Se l’ultimo evento di pioggia continuativa risulta di buon auspicio per la prossima stagione estiva, avendo portato neve sulle Alpi, acqua in abbondanza nei laghi e negli invasi e avendo ricaricato in modo potente la falda freatica, ciò non di meno questo fenomeno si inserisce in una traiettoria di pesante cambiamento climatico di cui le imprese agricole sono le prime a patirne le conseguenze.

Ecco che servono modelli gestionali nuovi che superino la reiterazione di modelli del passato anche recente, come il DMV o il De. Riproporre idee di un’era idrogeologica passata diventa azione anacronistica che somma inutilità ambientale a danni alle imprese.

Occorre costruire un modello gestionale complessivo nuovo che metta al centro la fondamentale produzione agricola che può diventare elemento di salvaguardia e stabilizzazione di un sistema complesso e multisettoriale come è il sistema idraulico ed irriguo della pianura padana. Per farlo occorre che il pragmatismo e l’approccio scientifico nell’analisi di eventi spesso sconosciuti, prendano il posto del furore ideologico e dell’approccio burocratico che spesso travolge il quotidiano di tutti.

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