INFORMAZIONI SULLO STATO DELLE RISERVE IDRICHE E NEVOSE

Riprendiamo la rubrica sullo stato delle riserve nevose ed idriche.
Come primo dato non può non essere evidenziata la perdurante siccità, l’ultimo evento di pioggia minimamente significativo è del 7 febbraio quando si misurarono poco più di 30 mm di pioggia. Negli ultimi 2 mesi non si sono verificate precipitazioni, con l’aggravante di episodi ventosi quanto mai importanti come negli ultimi giorni.
Questa perdurante siccità ha determinato una depressione imponente della falda e l’impoverimento progressivo delle portate fluviali.

Le attuali basse temperature hanno rallentato, per fortuna, lo scioglimento nivale determinando un ulteriore riduzione delle portate fluviali, che tenderà a riprendersi leggermente non appena saliranno le temperature, anche se gran parte del manto nevoso alle quote medio basse è ormai scomparso, infatti la situazione non è per nulla rassicurante in quanto le alte temperature del mese di marzo hanno causato il repentino scioglimento della neve accumulatasi nella prima decade di gennaio fino a quote ben superiori ai 2000 m slm.

Per illustrare la situazione del manto nevoso ricorriamo all’analisi delle stazioni di misura a cui abbiamo già fatto riferimento nel corso del 2020: il Sestriere e Ceresole, significative per il bacino del Po e quindi le derivazioni del Canale Cavour, la stazione di Alagna bocchetta delle Pisse, significativa per il bacino del Sesia e quindi il Roggione di Sartirana e la stazione di Macugnaga significativa per il bacino del lago Maggiore e quindi per le utenze derivate dal Ticino.

Da una prima analisi si riscontra il dato medio sulle quattro stazioni più basso degli ultimi 15 anni con una situazione di particolare scarsità soprattutto nell’arco alpino più occidentale nel bacino di carico del Po: il manto nevoso nelle stazioni di Ceresole – Lago Agnel e del Sestriere Banchette, poste a 2300 mslm la prima e a 2400 m slm la seconda, presentano un accumulo ridotto di oltre l’80 % in un caso e del 43 % nell’altro caso rispetto alla media del periodo di riferimento.

La tabella riportata di seguito riporta i dati delle due stazioni nivometriche più occidentali.

INFORMAZIONI SULLO STATO DELLE RISERVE IDRICHE E NEVOSE

Il seguente grafico riporta l’andamento dell’accumulo nevoso nelle 4 stazioni di riferimento dove si può notare, come già richiamato, come il dato medio sia il più basso degli ultimi 15 anni.

INFORMAZIONI SULLO STATO DELLE RISERVE IDRICHE E NEVOSE

Passando poi ad analizzare lo stato del lago Maggiore riportiamo i dati odierni dal sito www.laghi.net:

INFORMAZIONI SULLO STATO DELLE RISERVE IDRICHE E NEVOSE

L’altezza attuale, pari a circa 62,7 cm, è leggermente sotto media ma che se integrato con lo scarso accumulo nevoso porta ad essere abbastanza preoccupati.
I mesi di aprile e maggio sono mesi statisticamente piovosi in cui eventi anche importanti sono sicuramente attesi e potranno contribuire a riportare nell’intorno superiore al metro l’altezza. Purtroppo, nel mese di maggio e di giugno, salvo precipitazioni nevose tardive, la componente di afflusso dovuta allo scioglimento nivale, sarà quanto mai ridotta e si dovrà fare principalmente affidamento agli auspicati eventi piovosi per ricaricare il Lago Maggiore.
Numerosi modelli previsionali indicano come già nei prossimi giorni sia previsto un evento piovoso della durata di più giorni con accumuli complessivi previsti di circa 40 mm, poca cosa ma che almeno rappresenta una inversione di tendenza rispetto agli ultimi 2 mesi.
Confagricoltura Pavia auspica poi che venga riconfermata dal Ministero dell’Ambiente la sperimentazione dell’innalzamento della quota di invaso del Lago Maggiore portandola a 1,50 m sullo zero idrometrico individuato a Sesto Calende. Mai come in una stagione come quella che stiamo vivendo diventa fondamentale attivare tutte le modalità di accumulo e di mantenimento della riserva idrica per scongiurare criticità, partire con quote di invaso inferiori rappresenterebbe un handicap non accettabile viste le premesse.
Notizie positive giungono invece dal fronte del ripristino dei danni alluvionali dello scorso mese di ottobre.
Grazie ad un importante sforzo ingegneristico ed operativo posto in essere da Est Sesia e Ovest Sesia, sono stati terminati i lavori di ripristino del ponte canale del Canale Cavour sul torrente Cervo. La Lomellina può così nuovamente utilizzare le portate derivate dal Po e dalla Dora Baltea.