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BREXIT EFFETTI IVA

20/01/2021

Dal 01 gennaio 2021 nei rapporti commerciali con il Regno Unito dovranno essere osservate le

regole previste per le operazioni con i Paesi Entra-UE.

L’uscita dall’ Unione Europea comporta che le cessioni di beni effettuate nei confronti di

operatori stabiliti nel Regno Unito, non costituiranno più cessioni IntraUE ex art. 41, DL n. 331/93, bensì dal 01/01/2021 esportazioni non imponibili ai sensi dell’art. 8, DPR n. 633/72;

Nella pratica, dal punto di vista delle cessioni da parte di una ditta italiana:

  • fino al 31 dicembre 2020 da operatori italiani nei confronti di operatori UK le relative fatture recano il riferimento normativo ex art. 41, Dl 331/93 (cessioni intracomunitarie);
  • da gennaio 2021, il riferimento normativo da indicare in fattura, la quale resterà comunque “non imponibile”, sarà l’art. 8, co.1, lett. a) e b), DPR 633/72.

Inoltre:

  • gli acquisiti di beni effettuati da operatori stabiliti nel Regno Unito, non costituiranno più acquisti IntraUE, bensì importazioni;
  • le prestazioni di servizio rese continueranno ad essere non imponibili ex art. 7-ter DPR 633/72;
  • per prestazioni di servizio ricevute si farà autofattura e non più integrazione;

per tutte le suddette operazioni non sarà più necessario presentare i modelli Intrastat ma continuerà l’obbligo di invio dell’Esterometro.

Restano intracomunitarie le fatture a cavallo d’anno se la spedizione ha avuto inizio prima del

31/12/2020. In questo caso, all’arrivo delle merci in dogana, è necessario dimostrare la data di inizio del trasporto, nonché l’attraversamento della frontiera; i documenti comprovanti l’inizio della spedizione possono essere per esempio le CMR, la lettera di vettura CIM, la polizza di carico, la polizza di carico multimodale o la lettera di vettura aerea.

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