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MONITORAGGIO DELLE PRODUZIONI CEREALICOLE

03/02/2021

In sede di approvazione sono stati inseriti nel ddl “legge di bilancio 2021” questi quattro commi che definiscono un sistema del tutto nuovo per il monitoraggio delle produzioni cerealicole.

In sostanza si prevede che:

  • Chiunque detenga a qualsiasi titolo cereali e farine di cereali è tenuto a registrare in un apposito registro telematico istituito nell’ambito del SIAN, tutte le operazioni di carico e scarico che riguardano quantità del singolo prodotto superiori a 5 tonnellate annue;
  • La registrazione delle operazioni di cui sopra - che comprendono quelle di vendita o trasformazione di cereali o sfarinati, di provenienza nazionale, unionale o da Paesi terzi - è effettuata entro sette giorni lavorativi dalla effettuazione delle operazioni stesse;
  • La mancata istituzione del registro è soggetta a sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5mila a euro 20mila; il non rispetto delle modalità di tenuta del registro determina invece una sanzione compresa tra mille e 5mila euro
  • Le modalità attuative del sistema di monitoraggio delle produzioni cerealicole saranno previste con decreto del Mipaaf, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2021.
  • Il sistema di monitoraggio replica in sostanza quanto già previsto con la registrazione telematica delle produzioni vitivinicole e oleicole e dovrebbe consentire un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti nel territorio nazionale, ivi compresa una misurazione delle giacenze e dei flussi di prodotto da e per i Paesi esteri.

In occasione di una audizione parlamentare sul decreto Milleproroghe Confagricoltura ha presentato, tra gli emendamenti, la richiesta di proroga per il termine di emanazione del decreto attuativo da due a sei mesi dalla entrata in vigore della legge di bilancio, spostandone così l’emanazione a fine giugno. Inoltre, ha avviato uno scambio istituzionale con i dirigenti ministeriali responsabili del provvedimento al fine di garantire che, in ogni caso, la futura applicazione di questa misura volta ad una maggiore trasparenza del comparto, non sia eccessivamente gravosa in termini burocratici e di tempistiche ristrette di inserimento a discapito di tutti gli operatori e prevedere, se del caso, fattispecie specifiche di esoneri.

Si segnala infine che dalle informazioni già assunte informalmente presso il Mipaaf, la produzione risicola sarebbe esclusa dall’ambito di applicazione del provvedimento.

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