IMPRESA 4.0 NUOVE RISPOSTE A QUESITI
21/10/2021
L’accordo di ristrutturazione dei debiti non preclude il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Con la risposta ad interpello n.719 del 18/10/2021, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che: l’accesso al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, in ricerca e sviluppo e in formazione 4.0, previsti dalla L.160/2019 (legge di bilancio 2020) non è precluso con l’accordo di ristrutturazione di debiti finanziari in quanto diverso dalle procedure concorsuali. Come chiarito anche dalla prassi è uno strumento che non ha una finalità liquidatoria, bensì quella di proseguire l’attività di impresa grazie al parziale stralcio delle posizioni debitorie e ricondurre così la gestione aziendale in una situazione di equilibrio. Testualmente nella risposta cita: “In considerazione di ciò, pertanto, le imprese che accedono ad istituti finalizzati al perseguimento della continuità aziendale, come gli accordi di ristrutturazione, possono accedere alle agevolazioni in esame”.
Il credito d'imposta spetta anche per i beni in comodato d'uso
Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate nella risposta all'interpello numero 718 del 15 ottobre 2021. Per beneficiare dell’agevolazione i beni devono rientrare nell’ambito di un’attività strettamente funzionale alle esigenze dell’azienda, a condizione che si dimostri l’utilità della stipula dei contratti. I beni strumentali devono essere inerenti alla propria attività. Da valutare bene le singole casistiche per rientrare nell’agevolazione in continuità.
Testualmente nella risposta cita: “il bene - anche se fisicamente non collocato nel luogo di ordinario svolgimento dell’attività e anche se non utilizzato in maniera diretta - può considerarsi parte integrante del complesso di beni organizzati dall’imprenditore ai fini del raggiungimento delle finalità dell’impresa qualora favorisca il consolidamento e lo sviluppo dei rapporti commerciali con il comodatario e la diffusione sul mercato dei prodotti commercializzati”. Rammentiamo che il Credito di Imposta 4.0 deve rispettare tutti i criteri più volte ribaditi tra i quali, oltre alla corretta imputazione in fattura dei riferimenti normativi di un bene rientrante tra gli agevolabili, la regolarità contributiva e nel caso di bene da All. A/B prova dell’interconnessione dimostrata da report/stampe che confermino l’effettivo di utilizzo del bene.