I conti non tornano: aumentano gli invasi idroelettrici e crollano le portate. Intanto i raccolti bruciano
25/07/2022
Confagricoltura Pavia, insieme ai Consorzi irrigui, chiede da mesi un rilascio straordinario dei serbatoi idroelettrici e una deroga al DMV e al limite minimo di derivazione del lago Maggiore, tutto questo per salvare i raccolti ancora non compromessi soprattutto in Lomellina e nel Pavese.
Ricordiamo una volta ancora che la priorità degli usi dell’acqua è prima potabile, poi agricolo e infine industriale e quindi anche idroelettrico.
Eppure, analizzando i dati sui serbatoi idroelettrici forniti durante l’ultimo osservatorio, tenuto il 22 luglio scorso presso l’Autorità di Bacino per il fiume Po, emergono elementi che appaiono quanto meno sconcertanti.
Mentre l’Autorità di Bacino invita a revocare le sporadiche deroghe al DMV già concesse, mentre si chiedono ulteriori riduzioni alle derivazioni agricole determinando così ancora più ingenti danni dei tanti danni già riscontrati nella Lomellina e nel Pavese, mentre il cuneo salino avanza sempre più, ebbene in questo scenario di fatto apocalittico, i serbatoi idroelettrici aumentano nel corso dell’ultimo mese i volumi invasati, ed aumentano di oltre il 10 %!
Tra il 12 giugno e il 17 luglio scorsi i soli bacini piemontesi e valdostani hanno accumulato oltre 20 milioni di m3 di acqua passando da un riempimento di 196 milioni di m3 a 217 milioni di m3 con un fattore di riempimento specifico pari al 52%, sottraendo una portata irrigua di quasi 7000 l/s che, in queste condizioni emergenziali, avrebbe consentito di salvare i raccolti di oltre 6000 ettari evitando così danni per varie decine di milioni di euro.
Qualora confermato si tratterebbe di un fatto gravissimo: viene stravolta senza comunicarlo, e senza che nessuno se ne sia accorto fino ad oggi, la priorità dell’uso dell’acqua consentendo agli operatori idroelettrici di accumulare risorsa mentre vengono compromessi migliaia di ettari di raccolti e mentre il cuneo salino risale.
Qualora turbinate nei prossimi 10 giorni queste riserve, producendo energia elettrica e rilasciando volumi a favore dell’agricoltura, si risparmierebbe gas quanto mai necessario per il prossimo inverno!
Pensiamo che si debba fare chiarezza su questi milioni di metri cubi ad oggi stoccati nei serbatoi idroelettrici sottraendoli all’uso idropotabile ed irriguo. Chiediamo che le Istituzioni intervengano, troppi appelli sono rimasti inascoltati mentre si stanno perdendo i raccolti, sia per la gravissima siccità sia perché l’acqua è trattenuta a monte o distribuita in modo non coerente con l’attuale emergenza anche sull’asta della Dora Baltea.
Ora o mai più: per salvare i raccolti restituiamo ora le portate sottratte a Po, Dora Baltea e Lago Maggiore nell’ultimo mese, insieme ad efficaci deroghe al DMV, si può ancora salvare una parte dei raccolti.