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PSA in Provincia di Pavia

29/06/2023

La peste suina africana (Psa) è stata segnalata anche in provincia di Pavia.

Purtroppo, era solo una questione di tempo. Le preoccupazioni in tal senso erano state manifestate fin dal gennaio 2022 quando si registrarono i primi casi in Piemonte.

Il tempo dell’attesa è finito.

Adesso occorre rafforzare la prevenzione e la eradicazione della PSA, ampliando il raggio di azione delle operazioni di contenimento dei cinghiali, primo vettore del virus, innocuo per l’essere umano e gli altri animali ma letale per i suini. Serve incrementare le azioni di contenimento e selezione così che i focolai presenti in Lombardia non si estendano alle zone attualmente indenni.

È necessario altresì sostenere le imprese agricole, e gli allevanti suinicoli in particolare, a proseguire la loro attività in piena sicurezza dando urgente attuazione al “Fondo Regionale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza”, aumentandone la dotazione finanziaria (attualmente fissata in 2 milioni di euro) e l’intensità di contributo portandola in modo stabile al 100% della spesa. La provincia di Pavia è oggi la prima linea nella lotta alla PSA e proprio per questo occorre garantire priorità di accesso per le aziende suinicole ubicate nel territorio pavese.

Contemporaneamente dovranno essere previste adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori danneggiati dalla presenza di focolai nelle aree in cui operano.

Le Istituzioni e le imprese agricole devono lavorare per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi e promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini anche al fine di tutelare il turismo e il territorio delle aree ricomprese nelle zone di restrizione.

Non serve allarmismo ma pragmatismo così da contenere ed eradicare i focolai di PSA senza compromettere la piena fruibilità delle aree montane dell’Oltrepo soprattutto durante la stagione estiva che vede la massima presenza turistica.

Contenere la popolazione di ungulati deve diventare una priorità costante, Confagricoltura lo chiede da anni. Agire per l’eradicazione della PSA consentirà di limitare anche i danni alle colture causati dagli ungulati e permetterà, limitando la presenza dei cinghiali, di incrementare la sicurezza stradale.

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