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BILANCIO UE, CONFAGRICOLTURA: L’INTESA TRA PARLAMENTO E CONSIGLIO E’ POSITIVA PER L’ECONOMIA E LE IMPRESE AGRICOLE ITALIANE

19/11/2020

“L’intesa politica tra Parlamento europeo e Consiglio sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027 è un fatto senz’altro positivo per l’economia italiana e per le imprese agricole”.

Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, spiegando che, grazie all’accordo raggiunto il 10 novembre u.s., “i fondi del ‘Next Generation EU’ potranno essere spesi senza ritardi, a partire dalla prossima primavera, per sostenere la ripresa dell’economia e dell’occupazione. E le imprese agricole - ha aggiunto - potranno fare affidamento nei prossimi anni su un ammontare significativo di risorse per aumentare la sovranità alimentare e la sostenibilità ambientale dei processi produttivi”.   

La dotazione pluriennale per il settore agricolo – rileva Confagricoltura – fa registrare una contrazione in termini reali rispetto a quella attuale. Per il periodo 2021-2027, le risorse finanziarie per i pagamenti diretti della PAC e per le misure di mercato ammontano a 258 miliardi di euro. La somma destinata ai PSR superano i 77 miliardi.

“Per lo sviluppo rurale – evidenzia il presidente di Confagricoltura – sono stati previsti stanziamenti aggiuntivi pari a 7,5 miliardi – nell’ambito del ‘Next Generation EU’. Grazie all’iniziativa assunta dal Parlamento europeo, gli stanziamenti aggiuntivi, integrati con i cofinanziamenti a livello nazionale, potranno essere erogati nei prossimi due anni. Le Regioni saranno chiamate a svolgere un lavoro particolarmente impegnativo per utilizzare al meglio e tempestivamente i fondi messi a disposizione dal bilancio della UE per un ammontare di 3 miliardi di euro nel biennio 2021-2022. Se spesi bene e con una visione strategica, avremo la possibilità di superare le difficoltà poste dall’emergenza sanitaria e rilanciare la presenza dei nostri prodotti sul mercato interno e a livello internazionale. Occorre sostenere in primo luogo gli investimenti per la digitalizzazione e per la diffusione delle innovazioni tecnologiche. Puntare sui giovani, sul rafforzamento delle filiere e sulla valorizzazione in chiave agricola delle aree interne”.

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